NUOVI PASSI AVANTI DELLA MEDICINA E DELLA CHIRURGIA DEL PRELIEVO E DEL TRAPIANTO
Anche se il bilancio di donazione e trapianti del 2018 non è stato da record come il 2017, la chirurgia dei trapianti continua a crescere. Il trapianto è stato sognato come chirurgia “normale”, alla portata di tutti e questo sogno si sta realizzando. Non è una nostra impressione ma quanto emerge dal dialogo, come sempre cordiale e molto chiaro anche se il nostro interlocutore è un chirurgo di alto livello, uno di quelli che il mondo ci invidia. Le novità per il trapianto di fegato, ci ha confermato nell’intervista che pubblichiamo in questo numero il dott. Michele Colledan, dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo “sono rappresentate da cambiamenti nelle indicazioni e nel fabbisogno stesso di trapianto. Per esempio, le cirrosi provocate dai virus, che erano l’indicazione più frequente al trapianto, stanno riducendosi drasticamente grazie alla vaccinazione per l’epatite B ed ai nuovi farmaci contro l’epatite C”. Sono notizie straordinarie di cui il mondo della comunicazione dovrebbe occuparsi maggiormente.
Colledan risponde chiaramente alla domanda del momento, e cioè se all’orizzonte ci sia davvero la diminuzione della lista d’attesa. La risposta è incoraggiante, perché la perfusione consente di aumentare il numero dei trapianti che si possono eseguire utilizzando un maggior numero dei potenziali donatori. La situazione migliorerà perché effettuando più trapianti e riuscendo ad eliminare alcune categorie di pazienti che diventano curabili in altro modo, si aprono nuovi orizzonti di cura fino a qualche anno fa irrealizzabili.
Anche questo giornale è molto ricco di argomenti. Un altro tema sul quale richiamo l’attenzione del lettore riguarda una innovazione colta dalla penna della nostra Fernanda – che mi sembra davvero geniale – proveniente dalla Norvegia: un ospedale nel bosco, un ambiente dove stare da soli, immersi nella natura in mezzo a piante e ruscelli. Sembrerebbe fin troppo ovvio, che si stia meglio a contatto con madre natura che nelle stanze di un ospedale, ha spiegato la psicologa infantile Maren Østvold Lindheim, fra i promotori del progetto Outdoor Care Retreat, realizzato per la prima volta al mondo all’interno della proprietà del più grande ospedale norvegese, il Rikshospitalet di Oslo.
C’è da pensare che questo sia il modo nuovo, seppur rivoluzionario, di prendersi cura delle persone sofferenti. Torniamo poi in Italia per raccontare di Scientificampus, la bella iniziativa proposta dal Policlinico di Milano per tutta l’estate. Di cosa si tratta? Laboratori, giochi didattici, postazioni didattiche, esperimenti sono utili per insegnare come la scienza e la chimica possano svelarci i segreti del mondo e della natura, ma anche avvicinarsi alla scienza in modo pratico e operativo.
Con il dott. Gaetano Bianchi trattiamo, questo mese, della sinusite, di cui soffre grosso modo il 7% della popolazione italiana. Purtroppo, dato l’inquinamento dell’aria in modo particolare nelle grandi città e nelle aree con scarsa ventilazione, si teme che la platea di soggetti che possono soffrire di questa patologia si stia allargando fino ad interessare il 20% della popolazione. Per questo sono certo che molti lettori troveranno l’articolo interessante, anche perché come sempre molto chiaro, considerato che questo è un pregio particolare del preziosissimo amico dott. Bianchi.
Mi piace sottolineare che il dialogo con le Sezioni e i Gruppi della nostra bella regione è sempre più intenso. Numerosi più che mai sono gli articoli dedicati all’attività Aido che si svolge in Lombardia; articoli che illustrano il cammino dell’Associazione nella società civile per la promozione della solidarietà più vera, quella che rende il mondo in cui viviamo più giusto. Le notizie positive, che permettono alla speranza di prendere il volo, esistono. E “Prevenzione Oggi” ne parla ampiamente, da sempre.
Leonida Pozzi